Il giorno più atteso

​Oggi è il grande giorno, quello più atteso, quello della Veglia di tutti i giovani con il loro pastore e loro guida, Papa Francesco. Il Campus Misericordiae è pronto ad ospitare i tre milioni di persone provenienti da tutte le parti del mondo, munite di sacco a pelo e tappetino per passare tutti insieme la notte. Pregare è bello, ma in compagnia vale doppio. Il Papa ha invitato i giovani a osare, a non avere paura e a perdonare, anche davanti all’indifferenza e all’ingratitudine. Alle minacce terroristiche e alle armi, la Chiesa risponde così, con la fratellanza e con la misericordia, come sottolineato da Bagnasco alla messa degli italiani. A tutti i partecipanti è lanciata la sfida di portare nella vità ordinaria la straordinarietà di questo evento.

Lorenzo

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Diario GMG – riassunto del 29 luglio

Questo è il riassunto della giornata da parte del nostro Lorenzo per Radio Toscana:

 

Fabrizio ha intervistato Giulio Scarti; in seguito, Don Renato e Don Leonardo:

 

La seguente è, invece, l’intervista dei nostri Lorenzo e Fabrizio a Giacinto Marcuzzo, Vescovo di Nazareth:

 

Un saluto dal vostro Tommaso!

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Cracovia e Misericordia

In questo periodo l’Europa è turbata da un serie di eventi riconducibili all’estremismo religioso di matrice islamica. I fatti di Dacca, Nizza e Monaco di Baviera hanno in comune la paura: da tempo ormai il terrorismo influenza la nostra esistenza, infondendo un clima di paura nelle nostre vite. La chiesa, secondo l’insegnamento di Cristo, suggerisce di non imbracciare le armi, ma di fare ricorso alla misericordia. La stessa misericordia attorno a cui è incentrata la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. La festa dei ragazzi provenienti da tutto il mondo non può essere turbata da pensieri di vendetta, violenza e guerra, ma deve essere prova di un amore difficile da ritrovare nelle persone che “dormono”. Papa Francesco non ha toccato questo tema nel discorso tenuto nel parco cittadino di Blonia, davanti a ragazzi provenienti da tutti gli angoli del mondo, ma ha invitato i giovani a svegliarsi da una vita soporifera e di vivere a pieno la gioventù, che nessuno mai ci porterà via. La paura non deve costituire il nostro vivere quotidiano. Perché farci rovinare gli anni migliori della nostra vita? I giovani di oggi non dovrebbero conoscere la guerra e l’odio di cui tanto si parla, ma l’amore e la gioia di vivere gli anni migliori della vita condividendo entusiasmo per la vita, non rassegnazione e paura. Lo stesso entusiasmo tipico di coloro che sono ricchi di speranze per il futuro e che vogliono fare della propria vita un inno alla gioia di vivere, che la GMG celebra ogni giorno. “La nostra festa non deve finire”. Ecco perché è importante vivere la GMG tutti i giorni. Ecco perché niente, né terrorismo, né crisi economiche, politiche o religiose potranno mai impedirci di vivere in pace i nostri giorni.

Simone

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